FRANCESCO RUTELLI

«Sono onesto, non mi faccio intimidire da un ladro»

Il leader dell'Api ai cronisti: «Ha carpito la nostra fiducia in maniera diabolica»

«Stamattina è entrata a palazzo di Giustizia una persona onesta, una persona per bene che ha dedicato una vita al servizio pubblico non può essere messa mai in uno stato d'intimidazione da un ladro». Così Francesco Rutelli, in conferenza stampa al Senato dopo essersi recato nell'ufficio del procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna, in piazzale Clodio, per presentare un esposto nei confronti dell'ex tesoriere Luigi Lusi che accusa di aver "inquinato" le indagini chiamandolo in causa. Rutelli ha detto ai cronisti: «Sono qui e sono arrabbiatissimo». E ha parlato di «un esposto durissimo». Proprio giovedì il leader dell'ApI aveva seccamente smentito quanto affermato in un articolo del settimanale «L'Espresso», secondo cui dalla Margherita almeno 866mila euro sarebbero finiti alla Fondazione ambientalista Cfs per il tramite del senatore Lusi.

«Ho preso spunto dal servizio dell'Espresso ma mi sono riferito a tutte le esternazioni e agli atteggiamenti di inquinamento e depistaggio che configurano sicuramente una ulteriore fase dell'attività criminosa che ormai è emersa in modo dirompente. Se Lusi è a conoscenza dei bonifici effettuati, chi è stato in grado di accedere ai conti correnti bancari per visionare le uscite? Bel quesito, vi pare? Quello è certamente un reato. Insomma, qualcuno è entrato nel conto corrente e si tratta di capire chi lo ha fatto?». Sempre in conferenza stampa Rutelli ha inoltre dichiarato: «Sono amareggiato. Stiamo subendo qualcosa di terribilmente pesante». Poi il leader ApI ha ricordato che «la Lega arrivò fino alla Corte Costituzionale per impedire che alcuni documenti conservati a via Bellerio fossero acquisiti dagli inquirenti. Nel nostro caso 24 ore dopo che si era diffusa la notizia del Caso Lusi, la Margherita ha dato tutto ai pm». Durissime le parole usate da Rutelli per descrivere il comportamento di Lusi: «Ha carpito la nostra fiducia in modo diabolico con la finalità di creare qualcosa che nessuno poteva immaginare e con i meccanismi della legge del finanziamento pubblico che lo consentono perché sono troppo poco rigorosi». E, ancora: «La Margherita è stato un partito onorato composto da persone per bene che ha scoperto di avere un cancro». Rutelli non ha escluso nemmeno il coinvolgimento di altre persone: «I magistrati stanno indagando e secondo me è possibile che emergano altre collaborazioni e complicità. Non politiche ma tecniche».

A margine della discussione Rutelli ha anche rivelato di aver ricevuto minacce di morte i dopo il caso Lusi riferendo di aver denunciato ai Carabinieri del Senato, il 5 marzo scorso, minacce alla sua persona, «tra le quali due minacce di morte per email» e spiegando di aver dovuto sopportare anche «tentativi di intrusione». Poi, quasi commosso, il leader dell'Api ha annunciato di aver chiesto ai membri del Cfs di sospendere ogni attività fino alla chiusura del caso e alla condanna del senatore Lusi».

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